Lart et la nature ne sont ils pas differents? Je voudrais les reunir. dichiarava Cezanne e in questa frase ripongo tutto il lavoro di Rosa Torres, o almeno, così io lo leggo e ne percepisco tutta la sua profonda verità, quella verità che la pittura figura ma che in realtà non potrà mai spiegare. Sono paesaggi ideali, paesaggi preesistenti al nostro vedere, immagini nate sul Mediterraneo, da miti antichi che si intrecciano a figure della memoria, dove la luce e l´ombra corrono parallele, riunite insieme nel chiaro e nello scuro dei tronchi, dei rami, nel folto delle foglie Presenze che si ripetono in fughe musicali, in ritmi che cambiano le nostre leggi del vedere; ma forse propio questo Cezanne cercava: volevacosi reunire passato e presente in un´ unica immagine. Si, quelli di Rosa Torres sono paesaggi del mediterraneo, direi sono diagrammi di luce mediterranea, diagrammi che mostrano l´altro della luce. In Rosa Torres la luce è senza ombre, non viene dall´ora undici del quadro, né dal mezzogiorno, né dall´ora quindici, ma come nell icona forse, la luce viene dal centro ed è il cuore stesso del quadro. Guardando il paisaggi di Rosa Torres veniamo presi per mano e accompagnati in altri paesaggi, in luoghi a noi ancora sconosciuti, dove linee e tempi, dove i rossi, i gialli e i blu si fanno figure come habitanti di un sogno, e i nostri occhi sono allora spinti a guardare più lontano, più lontano ancora là dove la natura incontra e si uniste alla poesia. Valerio Adami